Unione di sangue by Patricia Briggs

autore:Patricia Briggs [Briggs, Patricia]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-11T20:48:18+00:00

Penitenza, pensai, o forse un qualche tipo di regalo. O un sacrificio.

Zio Mike si fece strada tra la folla fino a quando non arrivò davanti a me. Aveva sul viso un'espressione pensierosa. Il fatto che tutti aspettassero la sua decisione era un segno del suo potere.

«Musica» disse infine. «La mia ospite ci offrirà un dono musicale in cambio della nostra ospitalità.»

La donna grossa sospirò quando zio Mike fece un passo indietro facendo spostare le fate accanto a lui fino a che non potei vedere chiaramente il piccolo palco dove ancora si trovavano tre musicisti. C'erano due chitarristi e un bassista. Non so da dove provenisse il suono della batteria, perché non se ne vedeva nessuna.

Uno dei chitarristi sogghignò, saltò giù dal palco e fece cenno agli altri di fare lo stesso. Il palco fu tutto per me.

Alzai un sopracciglio guardando zio Mike e cominciai a camminare verso il palco. Andre, notai, era tornato in mezzo alla folla. Non l'avrebbero infastidito, era un vampiro, né avrebbero infastidito un lupo mannaro. Ma io, che non ero né un lupo mannaro né un vampiro, ero una preda facile.

Mi chiesi se zio Mike avrebbe permesso che mi facessero a pezzi se non avesse saputo che i lupi, branco o non branco, mi avrebbero vendicata. E non mi sarebbe stato molto utile, essere vendicata. Il sospetto aiuto di zio Mike mi serviva decisamente di più.

Quando salii sul palco, uno dei chitarristi cercò di passarmi il suo strumento con un movimento esageratamente teatrale.

«Apprezzo il gesto,» gli dissi con attenzione «ma non so suonare.» Non sapevo suonare niente tranne il piano, e molto male. Ero fortunata che le lezioni di piano includessero anche quelle di canto.

Mi guardai intorno in cerca d'ispirazione. Sarebbe stato ovvio scegliere una canzone celtica, ma rifiutai quell'idea appena mi venne in mente. La maggior parte delle canzoni folk hanno decine di varianti, e ci sono decine di persone che dicono che la loro versione è quella vera. In un gruppo composto più che altro da fate celtiche che aspettavano solo un motivo per uccidermi, cantare una canzone celtica sarebbe stato stupido.

C'erano anche alcune fate tedesche, nel locale. I tedeschi non sono così schizzinosi riguardo alla loro musica, ma l'unica canzone tedesca che conoscevo era O Tannenbaum, una canzone natalizia per bambini che non avrebbe impressionato nessuno. Non che la mia voce sarebbe comunque stata in grado di impressionare nessuno. Avevo estensione vocale e potenza, ma nessun talento.

Il che rendeva molto importante la scelta della canzone. Stavamo facendo un gioco, e se io mi fossi nascosta troppo nemmeno zio Mike avrebbe potuto salvarmi la pelle. Una sottile presa in giro sarebbe stato la cosa migliore. Non una sberla in piena faccia, ma una spintarella nel fianco.

Avevo anche bisogno di una canzone forte, perché la mia voce non è né bella né morbida. Qualcosa che potesse suonare bene a cappella. Nonostante l'aria condizionata, nella stanza c'era un caldo soffocante e la mia mente ragionava lentamente. Ma ovviamente, poteva essere colpa della paura.

Desiderai fosse inverno, con l'aria fresca e frizzante.

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